GLOBAL WARMING: interventi non procrastinabili sugli edifici

Partiamo dalla definizione del termine inglese “Global Warming” utilizzato nel titolo dell’articolo, ossia RISCALDAMENTO GLOBALE.

Esiste, non esiste, è invece in atto un raffreddamento del pianeta terra, come alcuni sostengono?

Articoli scientifici sull’argomento, hanno vasta trattazione e diffusi gruppi di ricerca indipendenti che ne confermano l’evoluzione, dall’altra iniziamo progressivamente a “tastarne” i primi effetti.

I fenomeni atmosferici, sono chiaramente la prova, che stiamo facendo un cambio di campo, la teorizzazione propria di uno studio di ricerca, lascia progressivamente posto alla manifestazione fisica del fenomeno, gli eventi “estremi”.

In termini pratici cosa sta accadendo e cosa possiamo aspettarci?

Uno degli ultimi studi, quello per intenderci della Università ETH di Zurigo, (Link all’articolo https://science.sciencemag.org/content/365/6448/24 ) sintetizza che le città dell’emisfero settentrionale, si troveranno nel 2050, ad avere condizioni climatiche che oggi si registrano a circa 1000 Km più a Sud. Un esempio su tutte è Milano dove sarà prevista un aumento di temperatura fino a 7,2° nel mese più caldo, con una media annua di + 2,5°. Condizioni climatiche oggi riscontrabili a Dallas (USA) nello stato del Texas, clima subtropicale.

L’Italia si sta TROPICALIZZANDO. Il clima delle coste meridionali tenderà ad assomigliare sempre più a quelle del Nord Africa, e il clima delle zone interne appenniniche, avrà tendenze sempre più simili all’attuale clima mediterraneo costiero, con l’assenza però, in estate dell’effetto della brezza marina.

Le variazioni di temperature e di umidità determineranno chiaramente una modificazione del micro clima locale, con effetti sulla vegetazione (e quindi sull’agricoltura e le coltivazioni tipiche), sulla disponibilità di acqua, sulle condizioni termoigrometriche all’interno di locali confinati.

Risultato, la logica di progettazione dell’involucro e degli impianti delle nostre abitazioni è inadeguata rispetto alle nuove sfide climatiche che interesseranno il nostro territorio.

La soluzione……

Interventi di miglioramento ed efficientamento energetico degli EDIFICI esistenti, e costruzione di nuovi edifici ad energia ZERO.

Il benessere termo igrometrico all’interno degli ambienti confinati, è oggi giorno una necessità che riguarda tutto l’anno. Condizioni di riscaldamento vengono seguite da esigenze di condizionamento, queste ultime oramai necessarie in quasi tutta Italia.

IMPIANTI

Gli impianti universalmente diffusi a partire dagli anni 70, non sono più idonei alle esigenze attuali, quando in riscaldamento hanno bassa resa e spesso sono sottodimensionati, e non consentono durante il periodo estivo nessuna possibilità di intervento sui valori interni di temperatura e umidità.

Le attuali tecnologie, consentono di sostituire l’impianto esistente, con generatori ad alta efficienza energetica, e sistema di distribuzione e regolazione che consentono di ottenere elevati rendimenti, elevate condizioni di benessere termoigrometrico, elevati risparmi energetici e costi di utilizzo.

La soluzione è cambiare innanzitutto fonte primaria, abbandonando i combustibili da fonte fossile, e convergendo sull’elettrico.

UNA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE, L’INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO ABBINATO AD UN IMPIANTO A POMPA DI CALORE

INVOLUCRO

Le prime leggi efficaci sul risparmio energetico sono state emanate a partire dal 1976 Legge 373.

Gli edifici costruiti in assenza di qualunque norma sul risparmio energetico ( ante legge 373 del 1976) sono oltre 18 milioni, pari a circa il 58% del totale.

L’aumento della resistenza termica, dell’involucro, consentirebbe di ridurre le dispersioni termiche nel periodo invernale, ed aumentare l’attenuazione e sfasamento dell’onda termica durante il periodo estivo.

 

Inerzia termica involucro, aumento resistenza termica (Periodo Invernale)

 

Inerzia termica involucro, aumento resistenza termica (Periodo Estivo)

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