NUOVO GENERATORE DI CALORE – CALDAIA O POMPA DI CALORE?

Nelle ristrutturazioni edilizie, negli aggiornamenti e adeguamenti degli impianti termici, nelle nuovi abitazioni, si è sempre con il dilemma “quale può essere il generatore di calore migliore (che ci faccia consumare di meno) su cui investire”.

Diciamo sin da subito che nella sostituzione di un vecchio generatore di calore l’utente a fronte di una spesa certificata può ottenere degli incentivi fiscali, CONTO TERMICO, DETRAZIONE AL 50%, SUPERBONUS 110%, che prevedono però differenti procedure e requisiti. La detrazione non si applica generalmente nel caso di nuova installazione di un generatore di calore.

Cerchiamo adesso di stabilire un criterio applicabile per la scelta del nuovo generatore di calore.

Innanzitutto è necessario stabilire quali siano le “necessità termiche” da soddisfare, ossia è indispensabile effettuare un calcolo delle dispersioni termiche della vostra abitazione, per scegliere la taglia idonea per “coprire” le esigenze in relazione alle effettive dispersioni e bisogni.

Perchè è importante questo calcolo? Non è sufficiente affidarsi all’esperienza dell’idraulico o del venditore?

Facciamo un esempio, Carlo ha una licenza di Taxi, e gli viene offerto di scegliere la vettura di servizio tra una di cilindrata pari a 3000 cc ed una potenza di 200 kW ed una di cilindrata pari a 1500 cc. ed una potenza di  100 kW. Carlo consigliato dal venditore e dal suo meccanico di fiducia sceglie di acquistare la vettura di cilindrata pari a 3000 cc, perchè non si sa mai un giorno dovrà caricare 3 clienti con valigie pesanti a causa delle quali, a loro dire, la vettura di 1500 cc sarebbe risultata sottodimensionata. Nella realtà accade invece, che a causa dei consumi specifici più elevati della vettura 3000 cc di cilindrata e dei maggiori costi di manutenzione, l’acquisto risulterà incauto perchè inciderà in modo maggiore sugli utili dell’attività. La potenza della vettura individuata è sovradimensionata per le esigenze di utilizzo reale.

Qualcosa di simile accade, quando su consiglio dell’installatore di fiducia o del venditore si decide di acquistare un generatore di calore con Potenza Utile maggiore di quella necessaria a bilanciare le dispersioni termiche attraverso l’involucro. L’errore viene commesso perchè non si effettua preliminarmente una verifica della quantità di calore strettamente necessaria a bilanciare le dispersioni termiche al fine di consentire un efficace riscaldamento e/o raffrescamento degli ambienti confinati. Il risultato sicuro sarà quello di avere un generatore di calore sovradimensionato, con un consumo specifico maggiore, che determinerà nell’utilizzo consumi più elevati per l’utente finale e quindi un costo annuo per riscaldamento e/o raffrescamento anche sensibilmente più alto. C’è anche da dire che la potenza del generatore di calore deve sempre tener conto del sistema di emissione (radiatori) in merito alla potenza erogata da quest’ultimi. Per un impianto di solo riscaldamento, quale è il senso di installare una caldaia di 30 kW qualora la potenza di emissione dei termosifoni è di 15 kW?

Chiarito questo primo punto essenziale, la strada sarà in salita. Noti i carichi termici da bilanciare, possiamo passare alla scelta del tipologia di generatore.

Le soluzioni più affidabili attualmente sono, Caldaia a Condensazione alimentata a Metano o a GPL, e Pompa di Calore elettrica. Andiamo a valutare i vantaggi e gli svantaggi delle soluzioni prospettate, in modo da valutare quale è quella che fa al caso nostro.

 

CALDAIA A CONDENSAZIONE

PRO

AMPIA GAMMA DI MODELLI E POTENZE

POSSIBILITA’ DI ESSERE INSTALLATA IN ZONE PRIVE DI INFRASTUTTURE PRIMARIE – CASO ALIMENTAZIONE A GPL

ALTO RENDIMENTO

GARANZIA DI FUNZIONAMENTO ANCHE A BASSE TEMPERATURE PURCHE’ IDONEAMENTE ISOLATA

POSSIBILITA’ DI FUNZIONAMENTO A ALTA, MEDIA E BASSA TEMPERATURA

AMPIA GAMMA DI PREZZI A PARTIRE DA CIRCA 1000 €

 

CONTRO

IMPATTO AMBIENTALE – CONTRIBUZIONE ALLE EMISSIONI DI CO2 E POLVERI SOTTILI

ADEGUATA MANUTENZIONE PERIODICA PER GARANTIRE EFFICIENZA E SICUREZZA

VANTAGGIO DEL RECUPERO DI ENERGIA PER CONDENSAZIONE SOLO SE ASSOCIATA AD IMPIANTI DI EMISSIONE A BASSA TEMPERATURA

FONTE PRIMARIA: COMBUSTIBILI FOSSILI

LIMITATE POSSIBILITA’ DI UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI

 

POMPA DI CALORE CON INVERTER

PRO

ESENTE DA PRODUZIONI DI PRODOTTI DI COMBUSTIONE

CLIMATIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI (CONTROLLO DELLA TEMPERATURA, UMIDITA’ E ANCHE RICAMBIO DI ARIA)

FUNZIONE RISCALDAMENTO E FUNZIONE RAFFREDDAMENTO (INVERTER)

PUO’ ESSERE ALIMENTATA DA ENERGIA ELETTRICA AUTOPRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI

IDEALE PER GLI EDIFICI ECO SOSTENIBILI ED A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

POSSIBILITA’ DI ESSERE INSTALLATA IN ZONE ISOLATE NEL CASO DI AUTOPRODUZIONE E STOCCAGGIO DELLA ENERGIA ELETTRICA

 

CONTRO

COEFFICIENTE DI PRESTAZIONE COP SENSIBILE ALLA VARIAZIANE DI TEMPERATURA ESTERNA

LIMITATE PRESTAZIONI IN RISCALDAMENTO A BASSE TEMPERATURE

IDONEE ALL’UTILIZZO CON SISTEMI DI EMISSIONE A BASSE TEMPERATURE

COSTO MAGGIORE RISPETTO ALLE CALDAIE A CONDENSAZIONE

MANUTENZIONE E PROGRAMMAZIONE DA FAR EFFETTUARE SOLO ED SCLUSIVAMENTE A PERSONALE COMPETENTE PER EVITARE DANNI

Alla luce della precedente esposizione e grazie all’esplicitazione di una serie di parametri di giudizio possiamo adesso fare alcuni esempi pratici:

CASO 1: Ristrutturazione edilizia su edificio esistente, che abbia come sistema di emissione del calore, radiatori in ghisa; la scelta potrebbe essere una caldaia a condensazione, di potenza idonea soddisfare le reali dispersioni termiche. (La potenza della precedente caldaia non è un parametro sufficiente se installata in assenza di una valutazione progettuale). COSTO DI INTERVENTO MODESTO, LIMITATA RIDUZIONE DEI CONSUMI.

CASO 2: Edificio oggetto di riqualificazione energetica. In questo caso il discorso da fare è differente. Un edificio oggetto di riqualificazione energetica ha la necessita innanzitutto di raggiungere alcuni parametri prestazionali. Io consiglio nel caso in cui si voglia beneficiare di una migliore controllo delle condizioni termoigrometriche degli spazi confinati, di utilizzare sistemi a Pompa di Calore, integrandoli con sistemi per la produzione autonoma di energia elettrica. COSTO DI INTERVENTO PIU’ ELEVATO, RIDUZIONE SENSIBILE DEI COSTI DI GESTIONE.

CASO 3: Edificio ad energia zero. In questo caso l’obiettivo può essere perseguito solo ed esclusivamente con l’utilizzo di un generatore a pompa di calore con inverter. COSTO DI PROGETTAZIONE MAGGIORE, MA ELEVATI BENIFICI NELL’UTILIZZO.

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